Come si cura il disturbo temporo-mandibolare?
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ATM è l’acronimo di Articolazione Temporo Mandibolare e fa riferimento ai disturbi delle articolazioni della mandibola.
La sindrome dell’ATM può essere alla base di problematiche che si accusano quotidianamente, come mal di testa, mal di denti o postura errata.
A volte, però, non ci si rende davvero conto delle origini di questi dolori.
Il riconoscimento dei sintomi e una giusta diagnosi permetterebbero di approntare cure davvero risolutive, con l’intervento del dentista.
C’è da chiarire, però, che un fastidio occasionale dell’articolazione mandibolare o nei muscoli della masticazione è piuttosto comune.
Quindi tali fastidi non devono essere fonte di preoccupazione.
Molte persone che hanno il disturbo all’ATM migliorano senza subire alcun trattamento.
A volte il problema scompare da solo dopo diverse settimane o mesi.
Sintomi sindrome dell’ATM
Il dolore è il sintomo più comune della sindrome dell’ATM, tuttavia di possibili sintomi ce ne sono diversi.
Il dolore localizzato proprio nell’articolazione cranio mandibolare è spesso accompagnato da un tipico e fastidioso click, quando si apre la bocca.
Un test per capire se è il caso di andare da uno specialista per degli approfondimenti è quello di aprire la bocca tenendo le mani sulle orecchie: se si avverte un rumore è bene prenotare una visita.
Gli altri sintomi possono apparire lontani e indipendenti ma che in realtà sono segni attendibili di un disturbo dell’ATM.
I sintomi specifici della sindrome dell’ATM comprendono:
- mal di testa cronico
- dolore al volto
- rigidità dei muscoli della mandibola
- morso debole o con movimento limitato
- sensibilità dentale
- mal di denti
- abbassamento dell’udito
- acufeni e ronzii nelle orecchie
- alterazioni della postura
- mal di schiena
- dolore agli occhi e alterazione della vista
- formicolio a mani e braccia
- problemi di equilibrio, con frequenti giramenti di testa
Cause della sindrome dell’ATM
Non tutte le cause della sindrome dell’ATM sono note.
Alcune possibili cause sono le lesioni alla mandibola, varie forme di artriti, alcuni interventi odontoiatrici, stiramenti alla mascella e il bruxismo specialmente durante il sonno.
Proprio in relazione con il bruxismo una possibile causa del disturbo dell’ATM è lo stress.
Infatti, tenere le mascelle serrate, a causa del lavoro o della vita privata, può portare ad un acutizzarsi di atteggiamenti negativi, come il digrignare i denti.
Cura dell’ATM
Se si ha il sospetto di essere affetti da un disturbo dell’ATM è bene recarsi tempestivamente da un dentista, esperto in gnatologia.
La soluzione più semplice, immediata e indolore per chi ha un disturbo dell’ATM è senza dubbio il bite.
Uno strumento essenziale, che può aiutare a non digrignare i denti e rilassa i muscoli della bocca.
In molti casi è sufficiente, soprattutto quando la sindrome dell’ATM è conseguenza di stress o malocclusioni non particolarmente gravi.
I possibili trattamenti per curare la sindrome dell’ATM possono essere di due tipi: reversibili e irreversibili.
Trattamenti reversibili
Sono trattamenti non invasivi e molto semplici. Essi comprendono:
- antidolorifici da banco
- terapie farmacologiche
- allungamento delicato della mascella ed esercizi di rilassamento
- apparecchi mobili
- bite
Trattamenti irreversibili
Sono trattamenti che richiedono un intervento e comprendono:
- adeguamento del morso tramite la molatura dei denti
- lavoro dentale estensivo
- ortodonzia
- interventi chirurgici per il riposizionamento di tutte le parti dell’articolazione mandibolare
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